Percorsi PAS infanzia e primaria: continua il braccio di ferro MIUR – Università.
Proseguono incessanti le trattative che vedono coinvolto il MIUR e i suoi Dirigenti e le Università sulla spinosa situazione del blocco dei percorsi PAS per la scuola dell’infanzia e primaria. E’ dalla riunione del 12 dicembre 2013 che non si hanno più notizie in merito.
Infatti, in tale incontro tra l’altro calendarizzato per la trattazione del contratto per la mobilità del personale docente, educativo e ata, sottoscritto in data 17 dicembre alla presenza del dott. De Angelis e del dott. Molitierno, che seguono anche le problematiche dei PAS, le delegazioni di tutti i Sindacati avevano sollevato il problema della mancata organizzazione dei PAS per la scuola primaria e dell’infanzia da parte delle università. Il diniego da parte del mondo accademico fu già ribadito il 25 ottobre 2013 dalla Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione dichiarando: “l’indisponibilità ad attivare i P.A.S. per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria, così come previsti, in quanto rappresentano un grave vulnus per la qualità della formazione in genere e la sua credibilità, anche presso le giovani generazioni, in particolare a 15 anni dall’istituzione del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria che ha sancito la necessità di una formazione universitaria specifica per l’insegnamento in tali ordini scolastici e dopo che diverse possibilità ‘speciali’ sono già state offerte nel corso degli anni per assicurare la possibilità di abilitarsi a chi non era in possesso di tale requisito” Sarebbe pertanto in gioco la qualità della formazione primaria degli insegnanti nel settore della scuola dell’infanzia e primaria.
Ritornando alla riunione del 12 dicembre in particolare si è ribadito quanto già affermato nei precedenti incontri, tenutosi al MIUR, con la presenza del Capo Dipartimento Dott. Luciano Chiappetta e del Direttore Generale dell’Università Dott. Livon, che va assolutamente garantito a tutti gli aventi diritto l’accesso ai PAS. Conseguentemente, quindi, al di là dell’autonomia delle Università, l’Amministrazione si deve fare garante anche dell’attivazione di tali percorsi. Analoghi problemi sono stati inoltre segnalati per l’organizzazione di alcuni PAS relativi all’AFAM, per i quali, si attende la garanzia dell’attivazione. Partita alquanto dura considerando che ad oggi nessuna Regione ha fornito indicazioni sull’attivazione di tali corsi. Dalla Sardegna giungono segnali poco confortanti. La Gilda di Nuoro fa sapere che malgrado il numero dei partecipanti per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola dell’infanzia e primaria siano rispettivamente 144 e 155 candidati le Università di Cagliari e di Sassari hanno aderito alla netta posizione di contrarietà manifestata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Stessa situazione per la Regione Lazio che il 22 dicembre ha terminato la rilevazione di gradimento circa le sede di espletamento dei corsi PAS per i docenti di scuola media e superiore ma nessuna indicazione per il settore primario. Analoga situazione per la le regioni: Piemonte, Marche, Toscana e Liguria.
L’auspicio di tutte le Organizzazioni Sindacali, degli addetti ai lavori ma soprattutto dei legittimi aspiranti alla frequenza dei corsi PAS è che il MIUR si esprima tempestivamente per sbloccare questa specifica situazione.