Corsi PAS: ancora molti i nodi da sciogliere. Il resoconto della riunione del 23 gennaio.
Numerose e puntuali segnalazioni di ritardi, criticità diffuse e difformità di comportamenti sono state formalizzate dalle OO.SS. nella riunione tenutasi al MIUR nel pomeriggio del 23 gennaio. Sebbene la riunione abbia avuto il merito di focalizzare l’attenzione sulle problematiche generali di cui parlavamo, sembra ancora lontana la parola “fine” sulla concreta attivazione sul tutto il territorio nazionale dei percorsi PAS. L’amministrazione non ha fornito risposte esaustive in termini di presentazione di un piano organico, che consentisse di rilevare le problematicità su cui intervenire, sia in termini di attivazione dei corsi, sia con riferimento ai diversi insegnamenti e/o classi di concorso, che alle situazioni differenziate determinatesi a livello territoriale. Il perdurare delle incertezze nell’avvio dei percorsi da parte delle facoltà di scienze della formazione e dell’AFAM, carenze nell’azione di coordinamento da parte delle direzioni regionali, trasferimenti di regione “forzosi”, costi elevati delle tasse di frequenza richieste sono i nodi ancora da sciogliere.
Sostanzialmente le delegazioni sindacali hanno unanimemente avanzato e formulato le richieste che si possono così sintetizzare:
· certezza di attivazione per tutti: dall’infanzia/primaria a tutte le classi di concorso, ivi compresi gli ITP;
· garanzia di frequenza: nella regione e, se ci sono più corsi nella regione, nella provincia di servizio o, in subordine, in quella viciniore a quella di servizio. Inoltre nel caso in cui non sia possibile organizzare corsi a livello interregionale prevedere l’erogazione degli stessi in modalità telematica;
· la possibilità di fissare un tetto massimo dei costi;
· la certezza della conclusione dei corsi in tempo utile per lo scioglimento della riserva nelle graduatorie d’istituto;
· garanzia di intervento del MIUR sulle direzioni regionali per dirimere tutte le problematiche emerse.
I rappresentanti dell’Amministrazione Dott. Chiappetta e il Dott. Livon, hanno garantito che i corsi saranno attivati per tutte le tipologie di insegnamento e che sarà garantita la concessione dei permessi per il diritto allo studio necessari per la frequenza dei PAS. Il Ministero interverrà presso i direttori regionali, affinché rispettino il dettato normativo e che inviterà, pur non potendole obbligare, le università ad uniformare l’entità dei costi per i frequentanti, cercando di contenere, il più possibile, i costi per gli stessi. Il Dott Chiappetta ha poi riferito di segnali di apertura da parte delle facoltà di scienze della formazione e dell’AFAM e ha preannunciato un ulteriore incontro nella prossima settimana per aggiornamenti sull’offerta dei percorsi. Il Dott. Livon ha comunicato che a breve, a seguito della chiusura delle aree per l’inserimento da parte delle università dell’aggiornamento dei dati degli iscritti e dell’offerta formativa, sarà fornito alle OO.SS. il monitoraggio completo dei percorsi avviati per i quali sarà emanato formale decreto di autorizzazione, presumibilmente in ambito regionale piuttosto che per singoli Atenei.