Sciopero generale 24 novembre.
Come era prevedibile in una nota congiunta i sindacati della scuola Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu hanno proclamato lo sciopero della scuola per l’intera giornata del 24 novembre, con manifestazione nazionale a Roma.
Nel comunicato congiunto si annunciano anche una serie di iniziative in tutta Italia. I sindacati metteranno in atto anche l’immediata sospensione delle attivita’ non obbligatorie svolte nelle scuole dal personale docente e Ata; assemblee in orario di servizio che si terranno contemporaneamente in tutte le scuole nella giornata del 13 novembre; la richiesta di incontro con i segretari dei partiti che compongono l’attuale maggioranza, per chiedere la cancellazione dal testo del disegno di legge di stabilita’ delle misure che, si afferma, ”stravolgendo unilateralmente il contratto di lavoro”; e presidi presso le sedi politiche e parlamentari con la contemporanea sospensione delle relazioni sindacali col Ministero dell’Istruzione.
In particolare, la sospensione delle relazioni sindacali col Ministero, ”che per l’inaffidabilità della controparte rischiano spesso di rivelarsi inconcludenti, – si spiega da parte sindacale – e’ stata decisa per rimarcare in modo forte la denuncia delle pesanti invasioni di campo su materie contrattuali e la perdurante latitanza del Governo, che ha fin qui impedito l’avvio della trattativa all’Aran per il recupero delle progressioni economiche”.
Il Governo farà un passo indietro considerando la situazione? Il dibattito in Parlamento si preannuncia infuocato e la conversione del decreto denso di incertezze se si dà peso alle dichiarazioni di autorevoli esponenti politici di ogni schieramento.
L’ex Ministro Fioroni che, intervenuto a Treviso all’Assemblea pubblica sui problemi della scuola italiana organizzata dal PD, ha affermato che è irrealizzabile l’aumento a 24 delle ore settimanali di lavoro.