Recuperati gli scatti anche per il personale ATA.

articolo scritto il 11 Marzo 2014

I lavoratori della scuola appartenenti al personale ATA possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Infatti le posizioni economiche maturate negli anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14 non saranno recuperate e chi le ha già maturate continuerà a fruirne. A porre la parala fine sulla questione il messaggio n. 28 del 10 marzo 2014 del MEF che chiarisce che, a seguito degli accordi intercorsi con il MIUR, sono state sospese le attività di recupero sulla mensilità di marzo 2014. E anche, come dicevamo, per le fattispecie per le quali era stato sospeso il beneficio sulla mensilità di febbraio il MEF provvederà alla regolarizzazione di tali posizioni economiche sulla rata di marzo.

Questi gli interventi effettuati:

personale ATA dell’Area B con indennità di prima posizione in godimento con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011 (codice assegno 386/B) e passaggio alla seconda posizione (codice assegno 386/B2) con decorrenza successiva al 1° settembre 2011. In questo caso è stata attribuita, a decorrere da febbraio 2014, la prima posizione economica (codice assegno 386/B);

personale ATA dell’Area A, con posizione economica con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011 (codice assegno 386/A), passato all’Area B con decorrenza successiva al 1° settembre 2011. In questo caso è stata confermata la sospensione del beneficio a decorrere da febbraio 2014;

personale ATA di ruolo, con posizione economica con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011, che abbia stipulato un contratto a tempo determinato in un periodo successivo al 1° settembre 2011. In questo caso è stata riattribuita la posizione economica già in godimento a decorrere da febbraio 2014.

Si precisa che il MEF non ha invece provveduto alla regolarizzazione di alcune posizioni stipendiali per le quali, in base alla situazione presente nel sistema NoiPA, non è stato possibile desumere l’effettiva decorrenza giuridica della posizione economica che potrebbe ricadere in un periodo di contratto a tempo determinato. Per tale personale il MEF ha chiesto chiarimenti al MIUR

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