P.A.S. in alto mare?
Ancora molti i nodi da sciogliere sul tema del Percorso Abilitante Speciale (PAS) entro il 19 luglio data in cui il decreto recante modifiche al Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 249/2010 (D.M. 25/3/2013 n.81) che consente l’avvio dei percorsi abilitanti speciali per coloro che possiedono determinati requisiti di servizio, entrerà in vigore.
Slitta ulteriormente la presentazione delle domande, data per imminente da alcune Organizzazioni sindacali, subito dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Queste le principali richieste e i nodi ancora da sciogliere:
- la valutazione del servizio relativo all’anno in corso ai fini dell’accesso;
- la cumulabilità all’interno dello stesso anno scolastico dei servizi prestati nella scuola dell’infanzia e primaria e tra quelli prestati nella scuola secondaria in diverse classi di concorso al fine del riconoscimento come anno di servizio quale requisito per l’accesso;
- la possibilità di estendere gli anni di realizzazione dei percorsi PAS;
- la possibilità per i corsisti di richiedere permessi di studio per la frequenza dei corsi.
- la determinazione di un tetto massimo di spesa simile su tutto il territorio nazionale dato che i corsi dovranno svolgersi senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e pertanto a carico dei corsisti.
Su questo aspetto economico saranno per lo più le Università ad operare una scelta sui costi dei corsi.
Per ultimo, ma non per importanza, il problema della valutazione del punteggio acquisito con le diverse forme di abilitazione succedutesi nel tempo, ai fini dell’inserimento nelle graduatorie. Su tale aspetto i fronti sono molto distanti sia da parte delle Organizzazioni sindacali che i tecnici Ministeriali, ma soprattutto in riferimento ai diversi gruppi, comitati e coordinamenti nati spontaneamente e rappresentanti di diversi percorsi di abilitazione che con le loro rivendicazioni fanno delineare una situazione di non facile conclusione soddisfacente per tutti.
Ci auguriamo chiarimenti in merito prima della pausa estiva.