Fase C: successo e contestazioni.

articolo scritto il 16 Novembre 2015

Ormai sembra chiaro non si dovranno attendere le ore 15.59 di venerdì prossimo 20 novembre 2015 per capire che la Fase C si concluderà con un successo di adesioni. Sono infatti molti i docenti che hanno perfezionato tramite le ISTANZE ON LINE la proposta di assunzione nell’ambito della Fase C.

La decisione deriva dal fatto che l’eventuale mancata accettazione dell’immissione in ruolo in questa fase, comporterebbe l’automatica esclusione dalle graduatorie pre-ruolo. Inoltre, con la Fase C, del cosiddetto potenziamento, la stragrande maggioranza dei precari è stata collocata nella provincia di appartenenza o comunque nella prima prescelta tre le oltre 90 indicate da ogni docente precario. Sono molti i commenti di esultanza di quanti hanno finalmente trovato in questa fase  l’assunzione in ruolo nella propria provincia che nettamente si contrappone ai commenti amareggiati dei docenti che a conclusione del piano straordinario di immissioni in ruolo della fase B, hanno ottenuto l’incarico a tempo indeterminato in provincia diversa dalla propria. La recriminazione certamente non è per il ruolo, ma per il fatto che a fronte di un punteggio più alto rispetto ai colleghi appena nominati per la fase C, hanno dovuto sottostare ad un meccanismo – chiamasi algoritmo – diverso, che li ha destinati in province lontane dalla propria.  A tal proposito,  è legittimo ricordiamo che i  criteri adottati per la ripartizione dei posti in Fase C tra le varie scuole secondo quanto indicato dalla riforma, ovvero l’individuazione delle CDC e delle tipologie di posto da assegnare avrebbe dovuto coincidere con quanto richiesto dalle scuole, in base alle loro esigenze e fabbisogno.

In realtà, le cose sono andare diversamente in quanto la ripartizione dei posti è stata decisa dall’amministrazione centrale, conferendo agli uffici periferici solo la facoltà di coprire i posti assegnati loro tra le varie province della loro regione.

In pratica, il famoso criterio del “fabbisogno” di ogni singola scuola è stato rispettato solo parzialmente, in quanto la priorità dell’amministrazione, alla fine, è stata quella di svuotare le Graduatorie ad Esaurimento, come indicato dal comma 95 della legge 107 dove viene chiaramente indicato che il fabbisogno va ricondotto nel limite delle graduatorie (di merito ultimo concorso 2012 e quelle ad esaurimento).

Quindi anche questa volta la mancanza di univocità nelle scelte del MIUR non farà altro che moltiplicare le legittime richieste di chiarimenti sui criteri seguiti dall’algoritmo di assegnazione in Fase B e C.

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