Duro colpo per i dipendenti del Comparto Scuola. Il Governo si riprende gli scatti di anzianità del 2013.

articolo scritto il 31 Dicembre 2013

Trattenuta di 150,00 euro mensili a decorrere da gennaio 2014 fino a concorrenza del debito. E’ questo l’ultimo spiacevole regalo del 2013 che il personale della scuola si è visto recapitare a seguito della nota del MEF n. 157 del 27 dicembre 2013 in applicazione del DPR 122/2013 che ha bloccato sia il rinnovo dei CCNL sia gli automatismi stipendiali.

La nota incriminata recita, a proposito degli interventi relativi al Comparto Scuola: “L’art. 1, comma 1, lett. b), dispone la proroga fino al 31 dicembre 2013 dell’art. 9, comma 23, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto Scuola. Gli interventi.(. . .). hanno determinato la proroga di un anno delle classi e degli scatti con decorrenza dal 2 gennaio 2013 in poi.” Si precisa inoltre che, analogamente all’applicazione su rata aprile 2013 del CCNL del 13 marzo 2013, l’intervento centralizzato ha interessato tutte le posizioni stipendiali, per le quali le procedure sopra descritte hanno determinato una ricostruzione di carriera corretta rispetto alla situazione preesistente. (…). Per il personale che prima dell’applicazione risultava con maturazione della progressione economica nel corso dell’anno 2013 sono stati accertati crediti erariali che verranno recuperati con rate di importo fisso lordo di € 150,00 fino a concorrenza del debito”.

Volendo fare un minimo di chiarezza il messaggio precisa che chi ha maturato lo scatto dal 1 febbraio 2013 e il Tesoro lo ha regolarmente pagato applicando la normativa allora vigente, dovrà restituire quanto ricevuto nel corso dell’anno. Stesso discorso per gli immessi in ruolo degli ultimi tre anni potrebbero vedersi bloccate le ricostruzioni di carriera, dal momento che l’ulteriore blocco introdotto dal D.P.R. 122/2013 mette in discussione la validità giuridica dell’anno 2013 a cui si aggiunge l’anno 2012, tuttora bloccato dalla manovra Tremonti (D.L. 78/2011)

Per rendere il tutto ancora più chiaro forniamo tre esempi pratici su cosa succederà tratti da un comunicato della FLCGIL sull’argomento:

– Chi è scattato a gennaio 2013, già con un anno di ritardo (blocco 2012), ha avuto solo ad aprile 2013 l’attribuzione degli scatti con arretrati, a gennaio 2014 manterrà lo scatto ma dovrà restituire i soldi percepiti in più nell’anno 2013.

– Chi invece ha avuto lo scatto da settembre 2013, sempre con differimento di un anno, a gennaio 2014 verrà retrocesso come posizione stipendiale e dovrà restituire i soldi percepiti in più da settembre 2013. In questo caso solo a settembre 2014 avrà lo scatto a causa del congelamento degli anni 2012 e 2013.

– Chi, ad esempio, aveva programmato il pensionamento da settembre 2014 perché finalmente aveva maturato lo scatto questi lavoratori qualora rientrino nel secondo caso dovranno rimanere un altro anno per poter vantare, sia sul trattamento pensionistico che sulla buonuscita, lo scatto tanto maturato.

In conclusione, se a tutto ciò aggiungiamo la legge di stabilità 2014 varata dal Governo Letta il conto per i dipendenti pubblici e quindi del comparto scuola diventa ancora più salato. Con il blocco dei contratti sono ferme le retribuzioni e ogni forma di aumento contrattuale fino al 31/12/2014; è prorogato il blocco degli scatti di anzianità fino al 31/12/2013 infine è congelata al 2017 l’indennità di vacanza contrattuale, corrisposta nel 2010 e poi congelata che non sarà corrisposta prima dei rinnovi contrattuali dopo il 31/12/2014.

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