ACCOLTO DAL TAR DEL LAZIO IL RICORSO SNALS-CONFSAL SULLA RIDUZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI.

articolo scritto il 10 Dicembre 2013

Da tempo ormai abbiamo la consapevolezza che le sorti del sistema delle pubblica istruzione non si decidano più nelle stanze ministeriali ma piuttosto nelle aule dei tribunali. A conferma di ciò arriva oggi l’ennesima sentenza che non poco farà agitare i tecnici del MIUR ma soprattutto i colleghi del Tesoro. Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell’orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 (presidente Evasio Speranza, estensore Pierina Biancofiore) il Tar, sezione III bis, ha accolto il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l’orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.

Infatti, nel 2010 il Ministero dell’istruzione aveva ridotto l’orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar.

La sentenza, ormai passata in giudicato, comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti!

Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi “l’impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, è stato premiato. E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell’occupazione è il nostro obiettivo primario. Tra l’altro, prosegue Nigi, la sentenza assicura la serietà degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche”.

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