Malumori e chiarimenti.

articolo scritto il 10 Ottobre 2012

Da quando il concorso per il personale docenti ha fatto ufficialmente ingresso nel panorama scolastico italiano è stato un continuo e mutevole avvicendarsi di schieramenti pro e contro una procedura che senza ombre di dubbio lascerà molti malcontenti.In questi giorni da quando è attiva la funzione di presentazione della domanda con la procedura POLIS si moltiplicano con frequenza esponenziale la richiesta da parte di tutti gli interessati di maggiore chiarezza sulle problematiche inerenti le modalità di compilazione, primo fra tutti sulla incongruità esistente tra il modulo domanda predisposto dall’EDS e il dettato dell’art. 12 del bando (dichiarazione, presentazione, valutazione titoli) che recita testualmente “la commissione giudicatrice valuterà esclusivamente i titoli dichiarati nella domanda di partecipazione al concorso, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445”.

Come è noto alla stragrande maggioranza dei nostri utenti ieri sono state emanate le prime FAQ di chiarimento tra le quali quella con cui l’Amministrazione si riserva di emanare indicazioni specifiche circa la presentazione dei titoli valutabili, attualmente non digitabili nel modulo, che consente soltanto di indicare i titoli di accesso, di preferenza, di riserva e le dichiarazioni personali contenute nel modello D). Chi si è già cimentato nella compilazione della domanda avrà notato, inoltre, che non è né cancellabile né forzabile al sistema la dichiarazione contenuta al punto f) “di non prestare servizio in qualità di insegnante con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali”, predisposta in tal senso dall’Amministrazione, quale interpretazione letterale dei contenuti dell’art. 2 (requisiti di ammissione) del bando che prevede al comma 6 “non possono partecipare ai concorsi coloro che alla data di pubblicazione del presente decreto sulla gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, quarta serie speciale, concorsi ed esami, prestano servizio su posti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali”.

In un contesto scolastico nazionale che sconta pesanti anni di riassetto organizzativo della rete scolastica che ha determinato e continua a determinare ancora consistenti situazioni di esubero in molte classi di concorso soprattutto delle superiori, la procedura concorsuale avrebbe rappresentato per molti docenti la possibilità di migrare su altre classi di concorso se utilmente collocati in graduatoria. Ma come dicevamo prima il bando non prevede la possibilità per i docenti beneficiari di contratti di lavoro a tempo indeterminato la possibilità di concorre e di conseguenza di produrre domanda per il tramite delle istanze online. Da qui la richiesta da parte di molti docenti di ruolo capeggiati dalle principali sigle sindacali di modificare il citato punto f) della sezione D del modulo domanda, consentendo, in analogia a quanto prevede il sistema in relazione ai titoli di accesso per cui non è previsto alcun blocco, al personale a tempo indeterminato, di presentare la domanda di partecipazione al concorso, con procedura Polis, e di instaurare eventualmente e successivamente, uno specifico contenzioso.

Difficilmente l’Amministrazione prenderà in considerazione una modifica così radicale al bando comunque vi terremo aggiornati sui possibili sviluppi della situazione facendo chiarezza con approfondimenti sulla compilazione della domanda informandovi tempestivamente si tutti i chiarimenti che di volta in volta saranno resi noti.

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