In principio era la Spagna, ora l’insegnante di sostegno si forma in Romania.
In principio era la Spagna meta di avvocati, medici, dentisti e professori. Ora la platea si allarga accogliendo anche gli insegnanti di sostegno che adesso vanno all’estero per ottenere l’abilitazione. Meta prescelta: la Romania. In Spagna come in Romania, vige il principio fondamentale del libero accesso alle professioni. Per alcune professioni, nel caso specifico l’insegnante, con i titoli previsti di studio e un master di specializzazione si consegue l’abilitazione all’insegnamento. Tale accesso è senza numero chiuso, ne prove di accesso, ed una volta concluso il master si ottiene l’abilitazione all’insegnamento in Spagna con il master “En Profesorado” in Romania con il “D.P.P.D.” di I e II livello. Oggi alla già ricca offerta didattica si aggiunge anche la possibilità di acquisire il titolo di sostegno. In Italia il titolo d specializzazione per le attività didattiche agli alunni diversamente abili si consegue, previo possesso dell’abilitazione all’insegnamento, dopo aver superato un test d’ingresso, frequentato un corso di 8 mesi di lezione e 5 mesi di tirocinio. E poi ancora si deve essere promossi all’esame finale e nel frattempo pagare circa 2.500-3mila euro.
Decisamente più rapida la strada Rumena. Basta fare una ricerca in rete con le parole «certificazione sul sostegno in Romania», e indirizzarsi verso una delle università che appaiono sullo schermo grazie alla direttiva europea 2005/36 che ha dirottato gli aspiranti avvocati in Spagna e ora i futuri professori di sostegno a Bucarest e dintorni.
Il percorso per il conseguimento del titolo di specializzazione come per l’abilitazione all’insegnamento in Romania e il successivo riconoscimento in Italia si compone delle seguenti fasi:
• VERIFICA DI OMOLOGABILITA’;
• PROCEDIMENTO DI OMOLOGAZIONE;
• ISCRIZIONE AL MASTER;
• PROCEDIMENTO ACCREDITAMENTO;
• PROCEDIMENTO RICONOSCIMENTO MIUR.
Iter troppo lungo? Assolutamente no. Anzi le Università ed enti preposti garantiscono tempi rapidi con bandi di iscrizione a cadenza mensile. Ma la rapidità e la semplicità hanno un prezzo, si spendono circa 10mila euro per frequentare il corso e pagare viaggio, vitto e alloggio. Ma in compenso si torna dopo poco più di due settimane a casa con una splendida specializzazione al sostegno in tasca e anche la certificazione di aver imparato il romeno livello B2.