In arrivo i TFA riservati.
Il concorso a cattedra con la sua irruenza ha messo in secondo piano un’altra procedura concorsuale che per mesi ha calamitato l’attenzione, anch’essa aspramente criticata, che è rappresenta dal TFA. Molti sono i posti disponibili non assegnati per mancanza di idonei in tanti Atenei. Per quanti non hanno superato le prove selettive e che possono vantare un “imprecisato” servizio come docenti sono in arrivo i tanto attesi TFA riservati. Il TFA riservato ha finalmente acquisito tutti i pareri necessari, compreso quello della Funzione Pubblica che è stato l’ultimo anello del percorso.
Attualmente la pratica completa è al Consiglio di Stato per l’obbligatorio parere che, secondo assicurazioni ministeriali, dovrebbe essere dato in tempi brevi e compatibili per l’ultimo passaggio previsto che è quello del parere delle Commissioni Parlamentari. Prima abbiamo utilizzato per il servizio richiesto per accedere ai corsi il termine “imprecisato” in quanto ci risulta che le stesse Commissioni sarebbero orientate a fornire rapidamente un parere favorevole prima della pausa natalizia, forse con la richiesta di allargamento della platea degli interessati con la riduzione del requisito di servizio da 3 anni a 360 giorni, come richiesto e sollecitato in tutte le sedi dalle organizzazioni sindacali. L’amministrazione ha chiarito che il TFA riservato sarà attivato, oltre che per la scuola dell’infanzia e primaria, anche per tutte le classi di concorso della scuola secondaria, comprese quelle che coinvolgano anche l’AFAM, nonché per le classi di concorso relative agli ITP.