II ciclo TFA: ripresa la discussione dopo lo strappo di ieri dei sindacati.
E’ ripresa nel pomeriggio di oggi al MIUR la riunione con le OO.SS. sul tema del secondo ciclo TFA. Questa volta i rappresentanti dell’amministrazione hanno fornito la documentazione di riferimento dichiarando che i documenti non sono stati ancora firmati dal Ministro che si riserva di valutare possibili cambiamenti. Cambiamenti per molti aspetti auspicati dalle OO.SS ma che difficilmente saranno recepiti.
Questi i nuovi interessanti elementi odierni ad integrazione della riunione di ieri che ricordiamo potrebbero subire modifiche o integrazioni:
· il numero complessivo di fabbisogno di posti da attivare è quantificato in 29.080 complessivi di cui 22.450 per posti normali e 6.630 per il sostegno. I rappresentanti dell’Amministrazione si sono riservati di inviare la ripartizione territoriale tra le diverse università del territorio;
· il TFA sarà attivato per tutte le classi di concorso, ivi comprese quelle con rilevanti situazioni di esubero, con esclusione degli insegnamenti di tab. C, tab. D, strumento musicale, A075 e A076;
· il TFA sarà attivato anche per l’insegnamento di lingue straniere: cinese, giapponese, ebraico, arabo, neo greco e portoghese. Ciò avverrà per 20 posti a livello nazionale per ciascuno di questi insegnamenti così ripartiti 10 nel Lazio e 10 nel Veneto;
· si avranno abbinamenti per ambiti disciplinari e per diverse classi di concorso “similari” nei casi in cui vi sia una sostanziale coincidenza dei titoli di accesso;
· sarà consentita la partecipazione “in soprannumero” ai corsi TFA, senza necessità di dover sostenere alcuna prova:
· chi aveva superato l’esame di ammissione alle SSIS, che si sono iscritti e che hanno sospeso la frequenza senza aver sostenuto l’esame di abilitazione, nonché coloro che fossero risultato idonei e in posizione utile in graduatoria ai fini di una seconda abilitazione;
· chi ha superato l’intera procedura selettiva per più classi di abilitazione nel precedente ciclo di TFA e che hanno dovuto optare per la frequenza di un solo corso;
· coloro che sono risultati idonei, ma non collocati in posizione utile ai fini della frequenza del 1° ciclo di TFA;
· al TFA per il sostegno potranno partecipare tutti gli abilitati compresi i “vecchi” diplomati, con l’esclusione degli ITP;
· i criteri in base ai quali è stato effettuato il riparto sono:
– per i posti normali il 70% con riferimento all’organico di fatto e per il 30% in base al numero di posizioni di aspiranti inclusi in 3a fascia;
– per il sostegno sempre il 70% in base all’organico di fatto e il 30% con riferimento a chi attualmente insegna nel sostegno senza il prescritto titolo di studio;
· le domande dovranno essere presentate on-line e la bozza prevede solo una data “definita ultimativa” di scadenza delle stesse per il 10 giugno;
· la possibilità di presentare domanda di partecipazione alle selezioni per più classi di abilitazione, con l’obbligo, alla fine della intera procedura selettiva, in caso di collocazione in posizione utile in graduatoria per più classi di abilitazione, di optare per l’iscrizione e la frequenza di un solo corso TFA;
· la procedura iniziale sarà affidata al CINECA;
· le prove preselettive dovrebbero svolgersi entro il mese di luglio. Stante la dichiarata volontà delle università di non essere coinvolte in questa fase, le prove si dovrebbero svolgere presso le scuole su due turni giornalieri, per ogni sede: uno alla mattina e uno al pomeriggio;
· il versamento per l’iscrizione alle prove preselettive dovrebbe probabilmente avere un costo intorno ai 100 euro;
· la prova preselettiva su quiz, gestita dal CINECA, in collaborazione col MIUR, sarà unica per tutto il territorio nazionale con 20 domande comuni a tutte le classi di concorso e le altre differenziate per classi di concorso. Non sarà fornita alcuna simulazione preventiva dei quiz;
· la possibilità di integrare la domanda iniziale, per chi supera il test preliminare, di indicare l’Ateneo presso il quale vuole svolgere le prove scritte e orali ed eventualmente frequentare il percorso TFA. I partecipanti potranno indicare, altresì, due ulteriori Atenei, ubicati in altre regioni, presso i quali svolgere il percorso TFA qualora, al termine di tutte le prove selettive, non siano collocati in posizione utile per l’accesso all’Ateneo inizialmente scelto;
· la successiva prova strutturata su due fasi, una scritta e una orale, si svolgerà presso le università.