Ferragosto 2015 tempo di bilanci per la Buona Scuola prodotte 71.643 domande.

articolo scritto il 15 Agosto 2015

Manca poco alla fine delle vacanze: anzi, il progetto intorno alla realizzazione della Buona Scuola in vacanza non ci è proprio andato così come non sono andati in vacanza i tanti docenti che ricorderanno questo periodo per i prossimi anni. A poco più di 24 ore dal termine di scadenza della domanda di partecipazione al piano assunzionale a livello nazionale è tempo di bilanci. Pur di avere l’agognato ruolo non hanno esitato a produrre 71.643 domanda di partecipazione arrivate al ministero dell’Istruzione di cui ben 11.142 dalla regione Campania. Più numerose sono le richieste arrivate dalla Sicilia: 11.864. Nessuna meraviglia: sono le regioni che hanno il serbatoio di precariato più nutrito. A lunga distanza il Lazio con 7.125 richieste. A tutti gli auguri del presidente del consiglio, Matteo Renzi che sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Buon ferragosto a tutti. Un ferragosto speciale per quei 71.643 nostri connazionali che vivono un’estate diversa perché grazie alla legge 107, la cosiddetta «buona scuola», possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato». E ancora: «71.643 avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni. So che questi nostri provvedimenti sono stati e sono tuttora molto criticati. E siamo fortemente impegnati perché nelle modalità applicative sulla scuola sia più forte che mai il rapporto tra il docente e il territorio a lui più vicino. Ma quello che voglio evidenziare oggi è molto semplice: per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica».

Complessivamente la partecipazione è stata giudicata buona dal ministero: «Siamo molto soddisfatti dell’adesione alla procedura nazionale – commenta infatti il ministro Stefania Giannini – La piattaforma ha funzionato perfettamente e i candidati hanno capito l’importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola». Il ministro giudica positivamente anche il lavoro svolto dagli uffici sottoposti a un tour de force fino alla vigilia di ferragosto: «Esprimo anche soddisfazione – dice infatti – per la rapidità e l’efficienza con cui i nostri Uffici Scolastici Regionali tra la fine di luglio e la prima metà di agosto hanno assunto 29.000 docenti. Abbiamo già immesso in ruolo molti più insegnanti dello scorso anno e con un mese di anticipo. A metà settembre, con l’avvio delle lezioni, avremo coperto le cattedre vacanti e daremo più continuità didattica ai nostri ragazzi».

Si apre adesso la procedura per le assegnazioni: i precari hanno indicato in ordine di preferenza le cento province italiane adesso queste saranno incrociate dal sistema con i dati relativi al punteggio che dovrebbe dare un ordine di precedenza.
Il numero di richieste di immissione in ruolo, però, è stato inferiore ai posti disponibili: sono previste, infatti, 102.734 assunzioni, di cui 47.476 per posti vacanti e esistenti, ai quali si aggiungono 55.258 posti dell’organico previsto per il potenziamento dell’offerta formativa.
In totale ci saranno: 39.010 assunzioni nella scuola dell’infanzia e nella primaria; 24.417 per la scuola secondaria di I grado; 38.723 per la secondaria di II grado; 584 insegnanti tecnico-pratici per il potenziamento dell’autonomia.

Difficile conteggiare il numero di quelli che pur avendone i requisiti hanno rinunciato a presentare domanda: secondo le prime stime del ministero si aggirerebbero intorno ai 18 mila, ma si tratta di conteggi largamente orientativi: le cifre precise arriveranno solamente nei prossimi giorni.
Nell’insieme si tratta di dati contrastanti e di difficile lettura se si considerano il numero totale dei docenti aventi titolo a produrre la domanda e quelle affettivamente prodotte. A voler essere ottimisti si potrebbe pensare che qualcuno abbia già trovato una diversa sistemazione, a voler essere realisti è facile ipotizzare che le diverse esigenze familiari hanno avuto la priorità.

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