Incontro ipotesi contratto CCNI utilizzazione. Ancora nessuna novità per l’area unica di sostegno alle superiori.
Concluso al MIUR nella tarda mattinata di oggi il terzo incontro sulle utilizzazioni. E’ stata quasi ultimata la prima rivisitazione di tutto l’articolato del CCNI. Come concordato nei precedenti incontri con le OO.SS. sono state apportate limitate integrazioni e aggiustamenti al testo ed è stata prospettata una anticipazione della fine dei lavori entro il mese di marzo/primi di aprile.
Segnaliamo tra le integrazioni ad oggi concordate:
- all’art. 2 comma 1 tra i destinatari delle utilizzazioni sono stati ricompresi in una nuova lettera e1) i docenti neo assunti a tempo indeterminato (dal 1° settembre 2013) che non sono stati soddisfatti nelle preferenze espresse con la domanda di trasferimento e a cui è stata assegnata la sede di titolarità d’ufficio;
- sempre nell’art. 2, al comma 3 è stato precisato che le utilizzazioni anche d’ufficio in altra classe di concorso o posto del personale docente titolare DOP e senza sede appartenente a classe di concorso in esubero possono essere effettuate nell’ambito di un unico grado di scuola;
- nell’art. 4 relativo ai docenti di religione cattolica è stato inserito un nuovo comma 3 in cui è riportata l’integrazione già apportata al CCNI sulla mobilità (art. 37 bis comma 8) per il rientro con precedenza nella sede di utilizzazione dell’anno scolastico 2012/13;
- nell’art. 8 e nell’art. 18 relativi alle precedenze rispettivamente del personale docente e ATA è stato precisato nel comma 1 che i beneficiari sono tenuti a dichiarare l’eventuale venire meno del diritto alla fruizione entro il termine di presentazione delle domande, ed è stato previsto che la precedenza per i figli di età inferiore a tre anni è riconosciuta ad entrambi i genitori.
Ancora nulla di fatto in merito alla questione dell’unificazione delle aree di sostegno delle superiori in fase di mobilità annuale. La fase più rischiosa per il personale precario è proprio quella delle utilizzazioni. Al momento, infatti, il passaggio sul sostegno può essere chiesto solo con riferimento all’area di appartenenza. Ciò limita fortemente le probabilità di ottenere il movimento richiesto. Ma se la possibilità del passaggio sarà consentita su qualsiasi area, a prescindere da quella di appartenenza, il numero dei docenti che otterranno l’utilizzazione sul sostegno è destinato a salire vertiginosamente a discapito dei precari che vedranno ridursi sensibilmente le disponibilità per gli incarichi.