Archiviato il primo giorno del concorso scuola. Voci di caos smentite dal MIUR. Intanto i sindacati proclamano uno sciopero generale il 23 maggio.

articolo scritto il 29 Aprile 2016

165.578 candidati , oltre 2.500 sedi d’esame, 1.912 i corsisti ieri, 150 minuti, 139 le classi di concorso coinvolte,  93 tipologie di prova, 8 domande della prova scritta che per la prima volta si sono svolta al computer e tantissime polemiche. Con questi numeri si è archiviata il primo giorno del concorso scuola 2016 che andrà avanti fino al 31 maggio prossimo.

Bei numeri quelli con i quali il Ministero di Viale Trastevere ha solamente iniziato a fare i conti. Intanto può comunque mettere una crocetta sulla giornata di ieri, il primo giorno delle prove scritte è terminato. Ieri i prof hanno fatto i conti con domande sulla loro materia di insegnamento, di cui 2 in lingua straniera, altra novità del concorso scuola 2016. Sei i quesiti a risposta aperta, 2 (quelli in lingua) a risposta chiusa. Chi supera la prova passa all’orale. Nella valutazione dei titoli si valorizzeranno pure i titoli abilitanti, il servizio pregresso, il dottorato di ricerca e le certificazioni linguistiche.
Una prova che però non sembra essersi svolta ovunque in maniera tranquilla, almeno stando a quanto ci riportano i nostri utenti o leggiamo su Twitter e su alcuni gruppi Facebook.  Sembrerebbe che addirittura in alcune scuole di Roma e Palermo, sedi della prova del concorsone, siano persino stati chiamati i carabinieri. Le forze dell’ordine pare che siano intervenute pure in altre zone d’Italia bloccando le prove. Il motivo? Stando a quanto scritto ci sarebbero state illegittimità causate dalla mancanza di commissari e di griglie di valutazione.  E’ partito regolarmente il concorsone della scuola. La conferma è del Ministero dell’Istruzione che replica alle voci diffuse sui social di un “caos” nell’avvio della selezione nazionale per i docenti. “Smettiamola – spiega all’ANSA il Miur – il concorso è partito regolarmente,  non risultano i problemi segnalati da vari siti”.

Intanto i sindacati Cgil, Cisl e Uil, e lo Snals hanno indetto uno sciopero generale per il 23 maggio. Siamo certi che le polemiche non si placheranno. Staremo a vedere.

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